Immagina un futuro in cui la cannabis non sia più un tabù, ma una risorsa legale e socialmente accettata. Questo è ciò che sta iniziando a prendere forma in Germania, una svolta che potrebbe riscrivere le regole del gioco non solo per i 7 milioni di cittadini tedeschi che, secondo le stime del ministro della Salute Karl Lauterbach, fanno regolarmente uso di cannabis ma per tutta l’Europa.
Ma quali saranno le conseguenze di questa mossa audace?
Il 23 febbraio 2024, il parlamento tedesco ha approvato la legge che legalizza l’utilizzo della cannabis a scopo ricreativo. Con questa legge, che entrerà in vigore il 1 aprile, la Germania diventa il terzo paese europeo a legalizzare il consumo della marijuana, dopo Malta e il Lussemburgo.
In sintesi, in base alla nuova legislazione,la cannabis potrà essere acquistata e detenuta dai maggiorenni, nei limiti quantitativi previsti dalla legge (più stringenti per le persone tra 18 e 21 anni), presso specifici “cannabis club”, cioè associazioni senza scopo di lucro che potranno avere un numero limitato di associati. Inoltre, sarà consentito coltivare fino a tre piante di canapa per persona.
La legalizzazione mira a combattere il mercato nero e la relativa criminalità, creando un mercato legale e controllato che:
escluda l’accesso ai minorenni;
impedisca il consumo eccessivo;
riduca drasticamente i reati;
generi nuove entrate fiscali;
crei un ambiente favorevole per l’intera industria dei prodotti a base di canapa e CBD.
Questa mossa della Germania riflette una tendenza crescente verso l’accettazione e la regolamentazione della cannabis in Europa, creando potenziali nuove opportunità per il mercato del CBD.
Con la legalizzazione, l’industria del CBD in Germania potrebbe vedere un’espansione significativa, dato che i produttori e i rivenditori avranno la possibilità di operare in un contesto legale più chiaro.
Dove ci porterà la Germania
Considerato che uno dei principi fondanti dell’Unione Europea è quello della libera circolazione delle merci tra gli Stati membri, l’apertura legislativa della Germania verso la legalizzazione della cannabis per uso ricreativo potrebbe avere un effetto domino sul panorama europeo, stimolando altri paesi membri dell’UE a riconsiderare o adottare politiche simili.
Questo potrebbe portare a una maggiore armonizzazione delle leggi sulla cannabis in Europa, influenzando positivamente il mercato del CBD attraverso una regolamentazione più chiara e uniforme.
Cosa dice la legge italiana sulla Cannabis?
In Italia, mentre l’uso ricreativo della cannabis resta fuori legge, è consentito l’impiego terapeutico su indicazione medica, con specifiche concentrazioni di CBD e THC, nonché l’uso di cannabis light, accessibile senza prescrizione e caratterizzata da un contenuto variabile di CBD e bassi livelli di THC.
Il CBD in Italia è legale, purché la concentrazione di THC non superi i limiti imposti dalla legge.
La norma chiave in questo ambito è la n. 242/2016 che ha legalizzato coltivazione, elaborazione e commercio della cannabis light, definendo i limiti di THC consentiti. Il CBD, non avendo effetti psicoattivi, è esente da restrizioni legali se rispetta i limiti di THC imposti.
Nonostante ciò, il percorso normativo del CBD in Italia ha incontrato varie sfide, come il decreto sulla Cannabis Light di agosto 2023, noto anche come Decreto Schillaci.
Questo decreto ha introdotto ulteriori restrizioni, limitando la vendita di prodotti ad uso orale a base di CBD alle farmacie e dietro presentazione di ricetta medica.
Il 24 ottobre 2023, il TAR del Lazio ha sospeso l’efficacia del decreto, giudicandolo illegittimo, seguendo il ricorso presentato dall’ICI (Imprenditori canapa Italia), l’associazione di categoria che rappresenta e tutela gli interessi e i diritti degli operatori del settore della canapa industriale. Questa decisione ha riaperto pertanto il mercato italiano ai prodotti a base di CBD per uso orale.
La situazione rimane in attesa di una risoluzione definitiva, prevista per il 16 settembre 2024, quando il TAR dovrà pronunciarsi sull’annullamento del decreto.
In questo contesto diventa quanto mai importante avere la certezza di acquistare non solo prodotti di alta qualità ma legali al 100%, come quelli che puoi trovare nel nostro shop.
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Nuova era per la canapa: come la legalizzazione in Germania apre le porte in Europa
Immagina un futuro in cui la cannabis non sia più un tabù, ma una risorsa legale e socialmente accettata. Questo è ciò che sta iniziando a prendere forma in Germania, una svolta che potrebbe riscrivere le regole del gioco non solo per i 7 milioni di cittadini tedeschi che, secondo le stime del ministro della Salute Karl Lauterbach, fanno regolarmente uso di cannabis ma per tutta l’Europa.
Ma quali saranno le conseguenze di questa mossa audace?
Il 23 febbraio 2024, il parlamento tedesco ha approvato la legge che legalizza l’utilizzo della cannabis a scopo ricreativo. Con questa legge, che entrerà in vigore il 1 aprile, la Germania diventa il terzo paese europeo a legalizzare il consumo della marijuana, dopo Malta e il Lussemburgo.
In sintesi, in base alla nuova legislazione,la cannabis potrà essere acquistata e detenuta dai maggiorenni, nei limiti quantitativi previsti dalla legge (più stringenti per le persone tra 18 e 21 anni), presso specifici “cannabis club”, cioè associazioni senza scopo di lucro che potranno avere un numero limitato di associati. Inoltre, sarà consentito coltivare fino a tre piante di canapa per persona.
La legalizzazione mira a combattere il mercato nero e la relativa criminalità, creando un mercato legale e controllato che:
Questa mossa della Germania riflette una tendenza crescente verso l’accettazione e la regolamentazione della cannabis in Europa, creando potenziali nuove opportunità per il mercato del CBD.
Con la legalizzazione, l’industria del CBD in Germania potrebbe vedere un’espansione significativa, dato che i produttori e i rivenditori avranno la possibilità di operare in un contesto legale più chiaro.
Dove ci porterà la Germania
Considerato che uno dei principi fondanti dell’Unione Europea è quello della libera circolazione delle merci tra gli Stati membri, l’apertura legislativa della Germania verso la legalizzazione della cannabis per uso ricreativo potrebbe avere un effetto domino sul panorama europeo, stimolando altri paesi membri dell’UE a riconsiderare o adottare politiche simili.
Questo potrebbe portare a una maggiore armonizzazione delle leggi sulla cannabis in Europa, influenzando positivamente il mercato del CBD attraverso una regolamentazione più chiara e uniforme.
Cosa dice la legge italiana sulla Cannabis?
In Italia, mentre l’uso ricreativo della cannabis resta fuori legge, è consentito l’impiego terapeutico su indicazione medica, con specifiche concentrazioni di CBD e THC, nonché l’uso di cannabis light, accessibile senza prescrizione e caratterizzata da un contenuto variabile di CBD e bassi livelli di THC.
Il CBD in Italia è legale, purché la concentrazione di THC non superi i limiti imposti dalla legge.
La norma chiave in questo ambito è la n. 242/2016 che ha legalizzato coltivazione, elaborazione e commercio della cannabis light, definendo i limiti di THC consentiti. Il CBD, non avendo effetti psicoattivi, è esente da restrizioni legali se rispetta i limiti di THC imposti.
Nonostante ciò, il percorso normativo del CBD in Italia ha incontrato varie sfide, come il decreto sulla Cannabis Light di agosto 2023, noto anche come Decreto Schillaci.
Questo decreto ha introdotto ulteriori restrizioni, limitando la vendita di prodotti ad uso orale a base di CBD alle farmacie e dietro presentazione di ricetta medica.
Il 24 ottobre 2023, il TAR del Lazio ha sospeso l’efficacia del decreto, giudicandolo illegittimo, seguendo il ricorso presentato dall’ICI (Imprenditori canapa Italia), l’associazione di categoria che rappresenta e tutela gli interessi e i diritti degli operatori del settore della canapa industriale. Questa decisione ha riaperto pertanto il mercato italiano ai prodotti a base di CBD per uso orale.
La situazione rimane in attesa di una risoluzione definitiva, prevista per il 16 settembre 2024, quando il TAR dovrà pronunciarsi sull’annullamento del decreto.
In questo contesto diventa quanto mai importante avere la certezza di acquistare non solo prodotti di alta qualità ma legali al 100%, come quelli che puoi trovare nel nostro shop.
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